Comunità energetiche, Patuanelli firma il decreto Mise: inizia fase di sperimentazione prima del recepimento delle direttive UE
“La firma di questo decreto è un punto di arrivo e allo stesso tempo un punto di partenza. Di arrivo perché l’approdo di un percorso normativo iniziato nel 2001 e di cui l’articolo 42-bis sulla sperimentazione delle comunità energetiche dell’ultimo decreto Milleproroghe è l’ultima espressione, di partenza perché nelle more del recepimento delle direttive europee iniziamo a sperimentare l’autoconsumo”.
Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli in conferenza stampa in Senato, subito prima di firmare in diretta il decreto ministeriale (ancora non disponibile il testo, atteso ora sulla Gazzetta ufficiale) che dà il via, appunto, alla sperimentazione delle comunità energetiche e dell’autoproduzione di energia, in attuazione della disposizione introdotta dal dl Milleproroghe.
Non solo “produrre finalmente energia da fonti rinnovabili, ma portare i cittadini a produrre energia e poi a consumarla“, questo l’obiettivo della strategia per l’autoconsumo messa in atto dal Mise, spiega Patuanelli. E sul merito tecnico del provvedimento: “La tariffa incentivante che introduciamo è di 100 euro a megawatt per l’autoconsumo e 110 megawatt/ora per le comunità energetiche, su un arco temporale di vent’anni dalla stipula del contratto con l’Arera. Attraverso la domanda al GSE si accede all’incentivo. E non è solo questo l’incentivo”, specifica il ministro, “con l’ultima delibera Arera vengono parametrati anche i costi: viene aggiunto il contributo collettivo previsto da Arera e anche la valorizzazione economica a prezzo di mercato per l’energia prodotta da impianti fotovoltaici“.
“Il combinato disposto del decreto ministeriale con il superbonus introdotto dal decreto Rilancio“, aggiunge Patuanelli, “è un combinato virtuoso perché l’energia prodotta in eccesso rispetto ai 20 megawatt è oggetto dell’incentivazione del dm, mentre sotto i 20 arriva l’incentivo del superbonus, quindi non si accavallano gli incentivi e non si creano distorsioni”.
Secondo il ministro “abbiamo di fronte un periodo di valutazione dell’effetto dell’incentivo introdotto dal dm che ci consentirà poi di intervenire nelle more del recepimento delle direttive europee con gli eventuali correttivi“. “Non ci sono contrarietà in Parlamento” sul tema dell’autoconsumo e dell’energia sostenibile, ha osservato infine Patuanelli, “ma dobbiamo capire che si tratta di una priorità assoluta per i cittadini e per lo sviluppo sostenibile di questo Paese”.
Durante la conferenza è interventuto anche il senatore Gianni Girotto (M5S), presidente della commisisone Industria, seonco cui “le comunità energetiche sono qualcosa di normale, ovvio, logico e sostenibile che fino a quattro mesi fa era vietato. In Italia si poteva usare un impianto fotovoltaico in comune solo per alimentare i vani scale e non per gli appartamenti, noi invertiamo rotta e lo rendiamo possibile: più cittadini, ma anche tutti i tipi di imprese, possono costruire nuovi impianti e condividere l’energia. È la strada maestra da seguire per la distribuzione e il consumo di energia per abbattere i costi, perché sappiamo che l’energia immessa nelle reti di distribuzione si disperde sotto forma di calore: andare verso l’autoconsumo significa far risparmiare tutti, e l’incentivo introdotto dal dm non peserà un centesimo sulle bollette degli italiani, perché va a sostituire un precedente incentivo”.