Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il decreto del ministero della Transizione ecologica che istituisce il Programma sperimentale di interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici in ambito urbano: l’obiettivo è coinvolgere cittadini e amministrazioni a fronteggiare la sfida dei cambiamenti climatici, ed è destinato ai comuni con popolazione superiore ai 60 mila abitanti e può contare su quasi 80 milioni di euro di fondi stanziati. Le risorse sono ripartite in proporzione al numero di residenti: per il 40% in favore ai comuni capoluogo delle città metropolitane, un 30% per i comuni con popolazione non inferiore ai 100 mila abitanti, l’altro 30% per quelli con più di 60 mila abitanti.
Quanto alle spese ammissibili previste dal programma, l’articolo 5 specifica che queste possono interessare la realizzazione di interventi green o blue, come la forestazione periurbana, edilizia climatica, tetti e pareti verdi, boschi verticali, barriere alberate di coibentazione e ventilazione e misure finalizzate al riciclo e riutilizzo delle acque reflue depurate. Risorse anche per gli interventi grey, ovvero quelli diretti alla creazione di piazze, percorsi, giardini, rimozione della pavimentazione esistente, ripristino della permeabilità del suolo con soluzioni di drenaggio urbano in chiave di rigenerazione urbana. Infine, il programma prevede anche misure per il rafforzamento della capacità di adattamento e il miglioramento delle conoscenze dei cambiamenti climatici a livello locale, la redazione di strumenti di pianificazione comunale per la sensibilizzazione, formazione e partecipazione degli operatori del settore, tra cui quello delle rinnovabili. Tutti gli interventi del programma, si chiarisce all’articolo 9, possono avere una durata di 24 mesi a partire dall’erogazione dei primi contributi che avverrà in tre tranche: una prima quota del 20%, una seconda del 50% e un saldo finale del 30%.
All‘articolo 6 viene istituito un Tavolo di monitoraggio, con rappresentanti del ministero della Transizione ecologica, Anci (Associazione nazionale comuni italiani) e Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che si occuperà di verificare e valutare le schede di progetto presentati dai comuni, controllare l’avanzamento dei programmi di intervento finanziati e promuovere azioni di coordinamento con le altre forme di finanziamento e supporto alle politiche di adattamento climatico esistenti.
La domanda di ammissione deve essere trasmessa, esclusivamente per via telematica, all’indirizzo adattamentoclimatico@pec.minambiente.it, entro e non oltre lunedì 6 settembre 2021.