Novità per il settore dei rifiuti e per il servizio idrico, per consolidare la sostenibilità e l’efficienza dei servizi pubblici, con un’attenzione particolare alla resilienza climatica e all’economia circolare. È questo il cuore della Relazione annuale 2023 di Arera, illustrata la scorsa settimana alla Camera dei deputati.
Per quanto riguarda il settore rifiuti, il presidente Stefano Besseghini, durante la presentazione della Relazione, ha sottolineato l’importanza dello schema tipo di contratto di servizio, che mira a regolare i rapporti tra enti affidanti e gestori con l’obiettivo di assicurare l’adempimento degli obblighi di servizio pubblico e il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario della gestione dei rifiuti urbani.
Nel 2023 l’Autorità ha inoltre introdotto un sistema di monitoraggio basato su indicatori di efficienza per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, tenendo conto delle diverse condizioni locali. Questo sistema – si legge nella Relazione – permette di migliorare la resa della raccolta differenziata e favorisce il riciclo, contribuendo all’economia circolare e rispettando le direttive comunitarie.
Per il settore idrico, il nuovo metodo tariffario MTI-4, valido per il periodo 2024-2027, ha l’obiettivo di garantire stabilità e sostenibilità economica e ambientale, promuovendo investimenti in resilienza alle condizioni climatiche estreme e innovazione tecnologica, anche con l’introduzione di nuovi indicatori per migliorare l’efficienza operativa dei gestori.
Besseghini ha evidenziato come gli investimenti nel settore idrico abbiano visto una crescita, con una spesa annuale media di 69 euro per abitante, sostenuta dai fondi PNRR e ReactEU. L’armonizzazione delle metodologie di valutazione degli investimenti, secondo il presidente dell’Autorità, assicurerà coerenza nelle iniziative infrastrutturali.