“La gradualità del percorso di realizzazione degli obblighi previsti dal Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI), la messa a disposizione di specifici strumenti di supporto e l’attività di formazione potranno consentire la piena operatività del nuovo sistema in linea con le attese delle amministrazioni interessate e dei settori produttivi coinvolti, senza coglierli impreparati”. Lo ha detto ieri alla Camera la viceministra dell’Ambiente Vannia Gava, in risposta a un’interrogazione della deputata di Azione Daniela Ruffino che chiedeva quali azioni intendesse intraprendere il Mase per garantire la semplificazione del Registro e permettere ai soggetti che devono usarlo di adattarsi al nuovo sistema, valutando anche la possibilità di posticiparne i termini di attuazione.
Il RENTRI – si legge nella risposta – prevede la digitalizzazione degli adempimenti cartacei relativi alla produzione, la movimentazione e il trasporto dei rifiuti. Il Registro, oltre a essere interoperabile con i sistemi gestionali utilizzati dagli utenti – ha proseguito Gava – dialoga con il Registro nazionale delle autorizzazioni e delle procedure semplificate (ReCER) e con il Catasto dei rifiuti dell’ISPRA, che raccoglie le informazioni provenienti dalle dichiarazioni uniche ambientali sui rifiuti urbani e sui quelli speciali.
Secondo la viceministra, questo strumento consentirà il tracciamento dei rifiuti, permetterà alle pubbliche amministrazioni di orientare le attività di pianificazione e di individuare le situazioni critiche da sottoporre ai controlli.
Gava ha spiegato che il decreto che disciplina il registro ha comportato una serie di provvedimenti attuativi per fornire agli operatori un quadro chiaro sulle tempistiche da rispettare. Per esempio – ha detto – per le imprese con più di 50 dipendenti è previsto che l’obbligo di iscrizione decorre dal 15 dicembre 2024 fino al 13 febbraio 2025 e che si deve emettere il FIR solo dopo la chiusura della finestra di iscrizione.
Tra le varie attività formative svolte per adeguare gli operatori al nuovo sistema – conclude la risposta – da settembre sono state coinvolte le Sezioni Regionali e provinciali della struttura dell’Albo nazionale gestori ambientali con la programmazione di più di 20 eventi e la partecipazione di oltre 10.000 utenti, ha spiegato Gava.