“La misura del superbonus al 110% verrà quasi certamente prorogata oltre il 2021, credo sia difficile però prevedere una sua estensione ad altri soggetti come industrie e settore del turismo”. Queste le parole del ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli che oggi, in un’audizione svoltasi nella commissione bicamerale di vigilanza sull’anagrafe tributaria, ha riferito in merito alle misure per la riqualificazione energetica e sismica previste dal decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, cosiddetto decreto Rilancio.
“Quella del superbonus è una misura importante che riesce a coniugare l’efficientamento energetico del patrimonio immobiliare del paese alla necessità di ripresa del settore edilizio” ha ricordato Patuanelli, aggiungendo che è condivisa da parte del Mise e del governo l’intenzione di prorogare il provvedimento oltre la data prevista del 31 dicembre 2021. “È impensabile però che il superbonus diventi una misura sistematica nel lungo periodo” ha tenuto a precisare il ministro, ricordando che si tratta di “una misura shock che ha visto la sua ratio nell’incentivare un settore nel breve termine”. Inoltre, circa la possibilità che il provvedimento incluso nel decreto rilancio possa essere esteso a una platea aggiuntiva di beneficiari, Patuanelli ha espresso forti dubbi in questione affermando che “ampliare gli ambiti di azione del superbonus richiederebbe mettere in campo una quantità di risorse ad oggi problematica da trovare”. “Per settori come quello industriale, turistico e commerciale esistono già diverse misure”, ha continuato il ministro, “tra cui il conto termico e il meccanismo di mercato del certificato bianco”.
Relativamente alla questione della molteplicità dei bonus accumulati ad oggi e sull’osservazione, postagli dal presidente della commissione Ugo Parolo (Lega), circa la farraginosità delle procedure del superbonus, il ministro ha confermato la necessità di realizzare un testo unico che vada a schedulare le tipologie di intervento in modo da semplificare una materia estremamente complessa. Una misura, quella che prevede l’ammodernamento del parco immobiliare, “che anche altri paesi in Europa stanno emulando e per la quale prevederemo lo stanziamento dei fondi del Recovery Plan, non appena sarà chiaro l’orizzonte della sua attuazione”, ha affermato il ministro. Concludendo il suo intervento, Patuanelli ha ricordato come il superbonus non sia solo una misura finanziaria di cessione del credito da parte di banche e aziende, ma che vada in larga parte a incentivare il settore occupazionale, agendo quindi come propulsore del settore delle politiche attive.